Venus Station
Per ensemble ed elettronica [12’]
2022
24 Marzo 2022 - Premiere, Splendor, Amsterdam
Ensemble Modelo62
Ensemble Modelo62
Dal ricevitore proveniva un ronzio come K. non aveva mai sentito al telefono. Era come se
dal ronzio di innumerevoli voci di bambini - ma non era un ronzio, era un canto di voci
lontane, lontanissime - come se da questo ronzio, in un modo francamente impossibile, si
formasse un'unica voce, acuta ma forte, che colpiva l'orecchio come se pretendesse di
penetrare più a fondo, oltre il misero organo dell'udito. K. ascoltava senza parlare,
appoggiava il braccio sinistro alla mensola del telefono e ascoltava.
Il castello - Capitolo 2, Barnabas
Queste incessanti telefonate nei telefoni del villaggio le sentiamo come un canto e un mormorio, che sono certo avrete sentito anche voi. Ma quel ronzio e quel canto sono l'unica cosa accurata e affidabile che i nostri telefoni ci trasmettono, tutto il resto è una bugia.
Il castello - Capitolo 5, Dal sindaco
Interferenze organiche. Nella radio il gesto della sintonizzazione presuppone il confronto con una serie di possibilità, la scelta tra vari mondi possibili. La scelta può essere pura, ma nelle intercapedini tra una stazione e l'altra sembra talvolta che questi mondi si sovrappongano ed entrino in contatto tra loro, una fragile convivenza.
Un qualsiasi telefono può intercettare casualmente, durante una chiamata, radiofrequenze più o meno lontane. Quello che viene derubricato come disturbo, è in potenza la porta d’accesso verso una realtà altra; uno strano allineamento che lascia intravedere un mondo onirico, o forse terribilmente reale.
E se l'interferenza fosse un atto creativo? Una sovrapposizione di frequenze, la distorsione derivante dalle loro interazioni, un output lontano dai segnali iniziali. Anche fosse stato il caso, o l'errore, a produrre l'interferenza, e nonostante il suo tramite sia costituito da oggetti inanimati, c'è qualcosa di terribilmente organico in questo processo, una genesi artificiale, un concepimento radiale. E se questo è vero per quanto riguarda il processo creativo, allora anche il segnale risultante potrebbe avvicinarsi in rari casi alla vita, acquistare per un momento l'imperfezione di un respiro umano.
Questo canto così fragile muove a compassione, suona quasi popolare, è forse il principio di un folklore digitale; il folklore di un popolo celato, mai esistito, o meglio, che vive parallelamente in uno spazio e in un tempo ignoti. In Venus Station l’interferenza è in questo senso un portale verso l’occulto, l’inesplorato. È un’evocazione casuale, non ancora normata dal rito. È anche la ricerca di un nuovo stato alchemico, un rituale panico di una mitologia aliena. Ma queste non sono altro che congetture; le voci, le ombre, le immagini che si intravedono, così come la loro natura, sono ignote, o perse nei secoli.
Il castello - Capitolo 2, Barnabas
Queste incessanti telefonate nei telefoni del villaggio le sentiamo come un canto e un mormorio, che sono certo avrete sentito anche voi. Ma quel ronzio e quel canto sono l'unica cosa accurata e affidabile che i nostri telefoni ci trasmettono, tutto il resto è una bugia.
Il castello - Capitolo 5, Dal sindaco
Interferenze organiche. Nella radio il gesto della sintonizzazione presuppone il confronto con una serie di possibilità, la scelta tra vari mondi possibili. La scelta può essere pura, ma nelle intercapedini tra una stazione e l'altra sembra talvolta che questi mondi si sovrappongano ed entrino in contatto tra loro, una fragile convivenza.
Un qualsiasi telefono può intercettare casualmente, durante una chiamata, radiofrequenze più o meno lontane. Quello che viene derubricato come disturbo, è in potenza la porta d’accesso verso una realtà altra; uno strano allineamento che lascia intravedere un mondo onirico, o forse terribilmente reale.
E se l'interferenza fosse un atto creativo? Una sovrapposizione di frequenze, la distorsione derivante dalle loro interazioni, un output lontano dai segnali iniziali. Anche fosse stato il caso, o l'errore, a produrre l'interferenza, e nonostante il suo tramite sia costituito da oggetti inanimati, c'è qualcosa di terribilmente organico in questo processo, una genesi artificiale, un concepimento radiale. E se questo è vero per quanto riguarda il processo creativo, allora anche il segnale risultante potrebbe avvicinarsi in rari casi alla vita, acquistare per un momento l'imperfezione di un respiro umano.
Questo canto così fragile muove a compassione, suona quasi popolare, è forse il principio di un folklore digitale; il folklore di un popolo celato, mai esistito, o meglio, che vive parallelamente in uno spazio e in un tempo ignoti. In Venus Station l’interferenza è in questo senso un portale verso l’occulto, l’inesplorato. È un’evocazione casuale, non ancora normata dal rito. È anche la ricerca di un nuovo stato alchemico, un rituale panico di una mitologia aliena. Ma queste non sono altro che congetture; le voci, le ombre, le immagini che si intravedono, così come la loro natura, sono ignote, o perse nei secoli.
L’ Autodidatta
Per basso elettrico ed elettronica [7’]
2019
"La riconquista dell’Urgenza passa attraverso l’Ostinazione. È deciso: mi istruirò rigorosamente in ordine alfabetico. Lettera K”.
Basilius Valentinus
2 Settembre 2019 - Premiere, Arnold Schöenbergzaal, Royal Conservatoire Den Haag
Basso elettrico: Maurizio Tedde
Basilius Valentinus
2 Settembre 2019 - Premiere, Arnold Schöenbergzaal, Royal Conservatoire Den Haag
Basso elettrico: Maurizio Tedde
Geulincx towards the East
Per due pianoforti con scarto quartitonale o per pianoforte e piano pre-registrato [6’]
2019 - 2022
"I who had loved the image of old Geulincx, dead young, who left me free, on the black boat of Ulysses, to crawl towards the East, along the deck”.
Samuel Beckett
2 Aprile 2019 - Premiere, Arnold Schoenbergzaal, Roya Conservatoire Den Haag.
Samuel Beckett
2 Aprile 2019 - Premiere, Arnold Schoenbergzaal, Roya Conservatoire Den Haag.
Two Round Songs
Percussions, portativo and electronics [9’]
2020
"I due principali movimenti sono il movimento rotatorio e il movimento sessuale, la cui combinazione si esprime con una locomotiva composta di ruote e pistoni. Questi due movimenti si trasformano l'uno nell'altro reciprocamente.
E' così che ci si avvede che la terra girando fa accoppiare gli animali e gli uomini e (siccome ciò che risulta è anche la causa che lo provoca) che gli animali e gli uomini fanno girare la terra accoppiandosi.
Queste considerazioni presentano rapporti indissolubili con fatti così insignificanti come la produzione di suoni.”
Don Fernando Àlvarez de Toledo Y Pimentel
15 Febbraio 2020 - Premiere, Orgel & Percussie: Slagwerk Den Haag, Orgelpark Amsterdam
Percussions: Alexander Göransson, Rasmus Osbeck
Organ: Ere Lievonen
E' così che ci si avvede che la terra girando fa accoppiare gli animali e gli uomini e (siccome ciò che risulta è anche la causa che lo provoca) che gli animali e gli uomini fanno girare la terra accoppiandosi.
Queste considerazioni presentano rapporti indissolubili con fatti così insignificanti come la produzione di suoni.”
Don Fernando Àlvarez de Toledo Y Pimentel
15 Febbraio 2020 - Premiere, Orgel & Percussie: Slagwerk Den Haag, Orgelpark Amsterdam
Percussions: Alexander Göransson, Rasmus Osbeck
Organ: Ere Lievonen
Enough Round Songs
Per quartetto d’archi [7’]
2020
31 Luglio 2020 - Premiere, Palazzo Chigi Saracini, Siena.
Quartetto Prometeo
Quartetto Prometeo